Ptosi, Caduta della Palpebra, Chirurgia Orbitaria.

La ptosi palpebrale è un abbassamento della palpebra superiore dovuta ad alterata funzionalità del muscolo elevatore. Possiamo dividere le ptosi in congenite ed acquisite.

Ptosi congenite

Forma isolata: generalmente unilaterale. Deve essere trattato in età prescolare verso i 3-4 anni sia per permettere un migliore inserimento sociale del bambino sia per evitare l’ambliopia (perdita del visus dall’occhio affetto). Il trattamento consiste in accorciamento del muscolo elevatore, nel caso che quest’ultimo sia parzialmente funzionale, o in una sospensione della palpebra superiore al muscolo frontale nel caso di un muscolo elevatore non attivo. Ptosi congenita associata a paralisi del muscolo retto superiore: prima è necessario correggere lo strabismo e poi intervenire sulla palpebra con le tecniche sopra descritte. Ptosi congenita associata a paralisi del nervo oculomotore: anche in questo caso è necessario correggere precocemente lo strabismo e successivamente la ptosi palpebrale.

Ptosi associata a Sindrome di Marcus Gunn: la ptosi (solitamente unilaterale) scompare durante i movimenti mandibolari. È necessaria una recessione parziale del muscolo elevatore.

Ptosi in Sindrome con blefarofimosi: sindrome autosomica dominante con ridotto funzionamento dei muscoli elevatori, malposizionamento dei canti palpebrali mediali e laterali e riduzione del volume orbitario. In queste forme il trattamento della ptosi prevede una resezione parziale del muscolo elevatore che segue interventi correttivi più complessi delle cavità orbitarie e dei canti palpebrali.

Ptosi acquisite

Forme neurogene: associate a paralisi del nervo oculomotore in certi casi esito di trauma cranio-facciale. Il suo trattamento è analogo a quello delle forme congenite o con accorciamento del muscolo elevatore o con sospensione della palpebra superiore al muscolo frontale. Forme miogene: nelle forme associate a miastenie grave, la correzione chirurgica richiede accurata valutazione clinica. Forme legate a disinserzione del muscolo elevatore dal tarso: frequenti nei soggetti anziani e negli esiti di traumi. La correzione chirurgica prevede un isolamento del muscolo elevatore che viene reinserito a livello tarsale.