Riabilitazione facciale totale e facial mask lift

La riabilitazione facciale totale (RFT), concetto innovativo messo a punto per primo da Curioni nella metà degli anni 90, richiede la comprensione degli elementi contribuenti all’instaurarsi della cosiddetta “aging face syndrome”.

Ciò si verifica per l’invecchiamento del volto con atrofia delle ossa mascellari, cedimento delle parti molli, talvolta edentulismo; in altri casi può essere conseguenza di gravi traumi o resezioni per neoplasie che determinano condizioni di invecchiamento del volto attraverso il meccanismo della atrofia generalizzata della muscolatura facciale, della perdita più o meno completa del patrimonio dentale, della differente architettura dei due mascellari, del cambiamento morfo strutturale tridimensionale legato al riassorbimento o alla perdita delle creste alveolari; questi cambiamenti delle caratteristiche somatiche del volto vengono aggravati dai concomitanti o susseguenti processi involutivi della cute e degli annessi cutanei e dall’alterato rapporto tra parti molli e parti scheletriche.

La correzione di queste deformità deve riguardare ogni singolo componente anatomico: scheletro facciale, processi dento alveolari e tessuti molli.

Il Chirurgo ha a disposizione diverse tecniche e diversi materiali: osteotomie, innesti ossei, biomateriali, procedure di rimodellamento delle parti molli.

Dalla combinazione di queste tecniche, unitamente alle moderne possibilità di riabilitazione orale con eventuale implantologia è oggi possibile raggiungere una vera e propria RFT e creare quindi un nuovo scheletro facciale.

La chirurgia di rimodellamento si attua con un intervento chiamato “mask lift”, che consiste nel sollevamento della maschera facciale con rimodellamento dello scheletro sottostante.

Il “mask lift” permette una buona correzione delle strutture sottoposte a cedimento, unitamente al rimodellamento delle ossa.

A questo intervento possono essere associate altre procedure chirurgiche (correzioni palpebrali, delle parti molli, mentoplastica) per migliorare il risultato.

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Il mask lift nella chirurgia estetica è una estrapolazione delle procedure create da Tessier, con lo scopo di normalizzare, ringiovanire ed abbellire la faccia attraverso un lifting della maschera facciale e un rimodellamento delle strutture ossee sottostanti.

“La maschera facciale”, come definita da Tessier, è costituita da tutti i tessuti molli che ricoprono le strutture scheletriche: la cute, l’ipoderma, lo SMAS.

La chiave per un buon risultato nella tecnica del mask-lift dipende dalla accuratezza nella dissezione sotto periostea dall’osso frontale, dai margini orbitari, dalle cavità orbitarie e dalla totalità dell’arco zigomatico, dalle prominenze malari e dal mascellare con approccio anche endorale.

Il termine mask-lift viene riservato all’approccio coronale con completa dissezione delle strutture sopra menzionate.

Il rimodellamento della forma dello scheletro facciale permette di:

1. Equilibrare i componenti di un volto malformato o precocemente invecchiato e normalizzarlo con osteotomie, effettuando spostamenti nelle 3 dimensioni, con innesti d’osso, nelle sindromi di Crouzon e Apert, nell’iperteleorbitismo, nella malattia di Graves, nella Sindrome di Treacher Collins ed altre

2. Normalizzazione della forma di un volto poco attraente, armonizzando tutte le strutture

3. Ringiovanire un volto invecchiato con innesti nelle zone di maggior riassorbimento

I processi di invecchiamento colpiscono tutti i tessuti:

* La cute perde elasticità e spessore e si formano le rughe
* Il tessuto adiposo e i muscoli vanno incontro ad atrofia e lassità
* Lo scheletro del viso va incontro a riassorbimento

Il risultato è una perdita di trofismo e di tono dei tessuti con diminuzione dei volumi con accentuazione di certi lineamenti.

Le caratteristiche generali dell’invecchiamento sono:

* Restringimento della faccia nella sua porzione centrale
* Accentuazione delle irregolarità ossee
* Prominenza dei margini orbitari
* Caduta delle sopracciglia
* Rimpicciolimento degli occhi e della rima palpebrale
* Allargamento del naso
* Affossamento delle regioni temporali e paranasali
* Allungamento del labbro superiore
* Perdita della rotondità e “plentitude” del volto

L’intervento avviene attraverso l’incisione coronale, dietro la linea dei capelli, quindi nascosta.

L’approccio coronale permette:

* L’esposizione della fronte, delle regioni temporali, del tetto del naso, della regione orbitaria nella sua totalità, degli zigomi e degli archi zigomatici
* La scultura della faccia usando innesti onlay di osso
* Il redraping dei tessuti molli della faccia

Il lifting della maschera facciale permette un’ottima correzione dei tessuti collassati e da una maggior luminosità a tutta la faccia.

TEMPI DI RECUPERO DOPO MASK LIFT

Nel 1°-2° mese dopo l’operazione si ha una risoluzione dell’edema facciale e palpebrale e si ha un rilascio della ipercorrezione della cantopessi laterale. In aggiunta si può associare una temporanea perdita di capelli ed astenia.

Nel 3° mese si ha una stabilizzazione marcata della cantopessi laterale e una definitiva forma della fessura palpebrale. Nel 6° mese ritorna l’espressività.

Dopo 1 anno il risultato finale è definitivo.